Istituto
L'Opera del Vocabolario Italiano è l'Istituto del CNR che ha il compito di elaborare il Vocabolario Storico Italiano. Ha sede a Firenze presso l'Accademia della Crusca. Attualmente l'OVI elabora e pubblica in rete il Tesoro della Lingua Italiana delle Origini (TLIO), che è la parte antica del Vocabolario Storico Italiano, e il Corpus testuale dell'Italiano Antico. Inoltre, produce e mette a disposizione degli studiosi software lessicografico avanzato.
Le attività principali sono:
1) la redazione del Tesoro della Lingua Italiana delle Origini (TLIO), che a novembre 2021 ha superato le 41.000 voci pubblicate in Internet;
2) lo sviluppo, in funzione della redazione del TLIO, della banca dati dell'italiano antico (30 milioni di occorrenze), anche un autonomo strumento di ricerca linguistica e lessicografica consultabile online;
3) lo sviluppo di software per la lessicografia e la linguistica, e in particolare per la creazione e gestione di banche dati testuali quale quella su cui si fonda il TLIO.
L'OVI pubblica un Bollettino annuale dove vengono pubblicati specimina delle voci del TLIO,
un indice generale delle voci consultabili in Internet e articoli di filologia e
di 'informatica umanistica'. Pubblica inoltre un Supplemento al Bollettino dove
si raccolgono atti di convegni svolti in Istituto e studi lessicografici.
È membro fondatore della Federazione Europea delle Istituzioni Linguistiche Nazionali - EFNIL.
È membro fondatore della sezione italiana dell'European Research Infrastructure Consortium DARIAH-ERIC (Digital Research Infrastructure for the Arts and Humanities) - DARIAH-IT.
Ha rapporti di collaborazione con università e accademie italiane e straniere, centri di ricerca, enti pubblici e privati e case editrici per attività di ricerca e formazione sulla lingua e i testi italiani.
Nel 1965 l'Accademia della Crusca diede avvio al progetto di un nuovo vocabolario storico italiano, finanziato dal CNR, e creò a questo fine una struttura chiamata Opera del Vocabolario, che fu diretta da Aldo Duro fino al 1972, da Giovanni Nencioni fino al 1974 e da d'Arco Silvio Avalle dal 1974 in poi.
La legge 6.1.1983 n. 6 decretò il passaggio del personale nei ruoli del CNR. In virtù della stessa legge fu costituito nel 1985 il Centro di Studi Opera del Vocabolario Italiano del CNR in convenzione con l'Accademia della Crusca, diretto da Carlo Alberto Mastrelli fino al 1992, e successivamente da Pietro G. Beltrami.
Nel 2001, nell'ambito della revisione della rete scientifica del CNR, l'Opera del Vocabolario Italiano è divenuta un Istituto dello stesso CNR, afferente al Dipartimento Scienze Umane e Sociali - Patrimonio Culturale (DSU). La Direzione di Pietro G. Beltrami è proseguita fino al settembre 2013, quando Paolo Squillacioti è subentrato come direttore facente funzioni, fino al settembre 2014.
Dal 1° ottobre 2014 al 30 settembre 2018 l'OVI è stato diretto da Lino Leonardi; al termine del mandato è nuovamente subentrato come direttore facente funzioni Paolo Squillacioti, nominato poi direttore il 16 aprile 2020.
Dal mese di marzo 2020, l’OVI ha attivato una Unità di Ricerca Temporanea presso la Scuola Normale Superiore di Pisa per realizzare il progetto di ricerca "Testi e manoscritti dell’italiano antico: dal corpus a un modello di filologia digitale".