Tra febbraio e aprile 2017, si è tenuta la seconda serie di seminari, ospitati in videoconferenza dal Programma di Studi Italiani della University of Notre Dame con la collaborazione dell’OVI.
I seminari sono stati centrati su temi relativi allo studio dell’italiano antico, quali:
la Commedia dantesca
la rappresentazione geografica dei dati linguistici
la produzione e la circolazione dei manoscritti nella Toscana del XIV e XV secolo.
Hanno partecipato come relatori:
Marcello Barbato (L'Orientale, Napoli)
Cristiano Lorenzi Biondi (OVI)
Theodore J. Cachey Jr. (University of Notre Dame)
Mariafrancesca Giuliani (OVI)
Paolo Squillacioti (OVI)
Giulio Vaccaro (OVI).
Cristiano Lorenzi Biondi e Barbara Fanini
Introduzione al Vocabolario Dantesco: impostazione e primi risultati
Il seminario si propone di illustrare le caratteristiche principali del Vocabolario Dantesco, realizzato in collaborazione dall'Opera del Vocabolario Italiano e dall'Accademia della Crusca, presentandone alcune schede.
Theodore J. Cachey Jr.
La Commedia come 'mappamundi'
Se il tropo di definire la Commedia una sorta di mappamondo è un luogo comune, penso tuttavia che sia giusto dire che gli studi danteschi debbano ancora pienamente esplorare le implicazioni della nuova storia della cartografia per come potrebbe far luce su Dante come autore cartografico, e che ci siano significative scoperte ermeneutiche ancora da fare da questo punto di vista.
Mariafrancesca Giuliani
Lo spazio delle parole del TLIO
Si discuterà dello spazio delle parole del TLIO, valutando come, se e in quali forme il vocabolario possa essere il repertorio di riferimento per un archivio lessicale organizzato in una prospettiva geolinguistica. Si discuterà, inoltre, di interazioni e intersezioni con progetti lessicografici orientati all'esame storico-etimologico del lessico di specifiche varietà locali e regionali.
Marcello Barbato
Verso un atlante grammaticale della lingua italiana delle origini
Come rendere usufruibile la base di dati dell'OVI per ricerche di tipo non solo lessicale ma anche storico-grammaticale? Come ottenere un'informazione rapida, mettiamo, sugli esiti di GN latino o sul paradigma del futuro nei volgari antichi? A queste domande cerca di rispondere il progetto di un Atlante grammaticale della lingua italiana delle origini.
Giulio Vaccaro
La cultura volgare nei conventi fiorentini tra Tre e Quattrocento
Tra il 1767 e il 1866, i manoscritti conservati presso i conventi e i monasteri dell'area fiorentina furono trasferiti presso le due principali biblioteche della città: la Magliabechiana e la Laurenziana. La presenza di dettagliati registri d'incamerazione, la conservazione dei materiali in fondi autonomi e l'abbondante documentazione di inventari antichi consente di ricostruire in modo estremamente dettagliato quale fosse la circolazione di manoscritti in volgare nei conventi e nei monasteri.
Paolo Squillacioti
Variazioni testuali in un manoscritto senese del Tesoro volgare (Laur. Pl. XLII 22)
Il ms. Pl. XLII 22 della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze tramanda un volgarizzamento senese del primo libro del Tresor di Brunetto Latini: una versione a sé stante dell'opera, poco utile perciò per la ricostruzione del testo critico, ma per varie ragioni molto interessante.