Giovanna Corazza
Per lo studio di geografia e cartografia nella Commedia di Dante: fonti, forme testuali, valori metapoetici
Mentre la cosmologia della Commedia ha goduto nel tempo di notevole attenzione critica, la geografia terrestre presente nel poema è stata scarsamente esplorata sul piano dei procedimenti testuali, della molteplicità dei significati, della portata innovativa nella storia della raffigurazione territoriale. Le mappature verbali realizzate dal poeta aprono perciò ampi interrogativi relativi da un lato alla composizione e alla contestualizzazione della sua cultura geografica, dall’altro alle funzioni metapoetiche cui assolvono.
Maria Fortunato
Sulla lingua del diritto: il quinto libro della Somma del Maestruzzo
La Somma del Maestruzzo è un adattamento in volgare della Summa de casibus conscientiae del domenicano Bartolomeo da San Concordio
(1262-1347), testo dottrinale e al contempo compendio di diritto canonico e in parte civile. Il volgarizzamento, composto sul finire del Trecento, è diviso in cinque libri ed è attribuito al beato Giovanni dalle Celle, abate di Vallombrosa. Nell’intervento si discuterà del quinto libro dell’opera, che costituisce la prima trattazione dottrinale conosciuta di diritto, scritta in lingua volgare.
Lorenzo Dell'Oso
Uno accidente in sustanzia’ (Vn XXV, 1): filosofia e lessico filosofico nelle opere fiorentine di Dante
Come racconta il Convivio, “alquanto tempo” dopo la morte di Beatrice Dante fa il suo “incontro” con la Filosofia. Tuttavia, la competenza filosofica che Dante dimostra nelle opere degli anni Novanta sarebbe ancora scarsa e acerba. È davvero così? Scopo dell’intervento è, da una parte, indagare i modi attraverso i quali il poeta potrebbe aver acquisito una conoscenza filosofica di base e, dall’altra, esaminare il lessico filosofico dantesco alla luce della lirica d’amore coeva e delle dispute teologiche che avevano luogo nei conventi fiorentini.
Roberto Leporatti, Dario Pecoraro, and Tommaso Salvatore
L’edizione digitale delle rime disperse di Petrarca
La tradizione manoscritta e a stampa attribuisce a Petrarca un gran numero di rime assenti nel suo Canzoniere. Partendo da un censimento completo dei testimoni, un’équipe di ricercatori dell’Università di Ginevra sta lavorando dell’edizione critica di questo corpus, nato da un nucleo originario di liriche rifiutate dall’autore poi arricchito e contaminato con testi di provenienza eterogenea, per ricostruirne la storia e la ricezione. Nell’intervento saranno presentati i criteri metodologici della ricerca e i risultati già pubblicati nel sito realizzato in collaborazione con l’OVI, con particolare attenzione alla digitalizzazione e alle modalità d’interrogazione del testo critico delle rime.